sabato 30 aprile 2011

Senza parole

Nel mio forum preferito c'è una sezione dedicata alla maternità. È in assoluto la sezione che mi ha insegnato di più in tanti mesi, e non perchè abbia già figli, ma perchè mi ha dato la possibilità di conoscere, anche se spesso solo virtualmente, tante coraggiosissime donne.
Già, perchè la maternità dovrebbe essere il periodo più bello per una donna...dovrebbe. Ma spesso non è così. Ho letto storie di ragazze, spesso giovanissime, lottare con tutte le loro forze per avere bambini che il loro corpo rifiutava, concerpirne senza avere alcuna possibilità di farlo, altre che stanno ancora aspettando, e da tanto, che i loro miracoli scendano giù dalle nuvole, e ho letto di tante che hanno visto andare via i loro cuccioli troppo presto, spesso proprio quando si avvicinava il momento di abbracciarli per la prima volta.
È di oggi l'ultima di queste storie, una storia che stavamo tutte seguendo da diversi mesi. Qualche tempo fa una coraggiosissima giovane donna aveva appreso che la sua seconda bimba in arrivo era affetta da una grave malattia congenita, una di quelle malattie subdole perchè non si notano neanche con l'amniocentesi ma con una semplice ecografia, solo però se il medico è bravo da saperla individuare. La malattia lascia il 50% di possibilità di sopravvivenza alla nascita; se la piccola fosse sopravvisuta alle prime ore avrebbe poi dovuto affrontare un intervento chirurgico che le avrebbe molto probabilmente consentito di vivere una vita normale.
Abbiamo visto questa madre raccogliere con forza tutto il suo coraggio e cercare di godersi i momenti in cui aveva la sua piccina ancora in pancia, lì dove era fuori pericolo, libera di nuotare, giocare, ciucciarsi il pollice senza considerare, per quanto possibile, il "dopo", quando avrebbe dovuto recarsi in ospedale senza neanche una borsa con le sue piccole cose perchè "non serve", dato che avrebbero dovuto subito trasferirla in terapia intensiva. Abbiamo letto di una sorellina maggiore che sapeva che la piccola aveva la bua e i dottori l'avrebbero fatta star meglio. Abbiamo tutte sperato con lei, e pregato in silenzio.
La piccola S. è nata il 28 aprile, quando tutto il mondo si preparava al matrimonio dell'anno.
Ha vissuto solo un giorno, come le rose.
Li chiamano bambini-meteora, per la loro brevissima permanenza su questa terra.

Per me S. è semplicemente un angelo volato via troppo presto.
Spero che la prima bimba dia la forza per sopravvivere a questa mamma e a questo papà.

5 commenti:

  1. Una storia triste ....
    Non capirò mai perché succedono queste cose!

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  2. che tristezza :( avranno sì bisogno di tanta tanta forza e molte preghiere.

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  3. Ciao cara,
    qui ho un premio x te :) Buona serata

    http://lebizzarreavventuredinega.blogspot.com/2011/05/premio.html

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  4. che triste questo post, questa storia.
    Ma le tue parole sono dolcissime, che cara!

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  5. Chissà se la piccola S. sa, ovunque sia ora, di tutte le persone che le hanno anche solo dedicato un pensiero...ho letto che aveva persino superato l'operazione..chissà perchè è andata cosi :(

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