sabato 7 settembre 2013

Poesia sulle mamme dei prematuri

Vi siete mai chieste come vengano scelte le mamme dei prematuri?
Io immagino Dio che dal cielo guarda verso la terra. Mentre osserva chiede ai suoi angeli di prendere delle note su un librone gigante. “Rossi Maria, a lei mandiamo un maschietto, e come santo patrono San Matteo. Bianchi Anna, a lei una bimba, santo patrono direi Santa Clelia. Verdi Giuseppina, a lei gemelli, come santo patrono mandale San Gerardo, quello è abituato alle parolacce!”
Dopo un po’ da un altro nome all’angelo e aggiunge: “A lei mandiamo un prematuro.” L’angelo è curioso: “Perché proprio a lei Signore? E’ così felice!” Dio replica: “Proprio per quello! Secondo te potrei mandare un prematuro ad una mamma che non sa ridere? Sarebbe crudele.” “Ma avrà abbastanza pazienza?” chiede l’angelo. “Non voglio che abbia troppa pazienza, non vorrei naufragasse in un mare di autopietà e disperazione.
Dopo che lo shock e la rabbia passeranno saprà affrontare il tutto. L’ho osservata oggi, ha quel senso di sé e di indipendenza così raro e necessario in una madre. Vedi, il bimbo che le manderò ha un mondo a sé e lei dovrà portarlo fuori da quel mondo, e non è una cosa facile.”
“Ma Signore, non è neanche credente!” Dio sorride: “Non importa, mi prenderò cura del problema. Ma questa donna è perfetta, ha la giusta dose di egoismo.” L’angelo è stupito: “Egoismo? Da quando in qua l’egoismo è diventato una virtù?” Dio annuisce: “Se occasionalmente non riuscirà a staccarsi dal suo bimbo, non potrà mai farcela.
Sì, donerò a questa donna un prematuro. Lei non lo sa, ma sarà invidiata, non darà mai niente per scontato, non considererà mai un passo come una cosa normale. E quando il suo bimbo la chiamerà mamma per la prima volta, saprà di aver osservato un miracolo.
Le permetterò di vedere le cose chiare come le vedo io, l’ignoranza, la crudeltà, il pregiudizio, ma lei sarà superiore a tutto ciò. Non sarà mai sola, io sarò al suo fianco ogni minuto di ogni giorno.” “E per quanto riguarda il santo patrono?” chiede l’angelo ancora con la penna in mano. Dio sorride: “Sarà sufficiente uno specchio.”

(poesia tratta dalla rete, autore sconosciuto - anzi se lo trovate, segnalatemelo ^^)

martedì 3 settembre 2013

Qui dove tutto avrà inizio

Spero che la mia blog-amica Nina non me ne vorrà se ho usato il titolo di uno dei suoi post per il mio...
Siamo a casa. Ancora non riesco a credere che ci siamo davvero, ma è così, io, lui e la nostra piccola, il nostro miracolo.
Un po' di numeri di questo periodo: 1 su 35 milioni le probabilità di incorrere nella patologia della gravidanza che ho avuto io, 28+3 le settimane a cui ho partorito, 3 mesi e 18 giorni la permanenza in TIN..e potrei continuare ancora a lungo.
Quasi dimenticavo: 1 la figlia che è nata, 1 quella che non lo è. 10 il giorno di maggio in cui la mia bimba è venuta al mondo.
La TIN..non sono pronta a parlarne, forse non lo vorrò esser mai, nè di questa nè del resto .
Perché fa troppo male e farà male ancora, visto che la strada è lunga anche se il primo passo è stato fatto. In questi mesi solo a volte ho avuto voglia di raccotare tutto - ma proprio tutto - quanto capitato, ma la maggior parte delle volte no, e i motivi sono vari.
Primo, chi legge un blog, un forum, una qualsiasi pagina web lo fa con tanti propositi, non tutti nobili.
Per chi legge quello che è scritto è per lo più solo quel che accade a qualcuno, per me è la mia vita.
In questi mesi ne ho già sentite abbastanza; sono stata compatita, elogiata per la mia forza, spronata ecc, e quasi mai queste cose mi hanno fatto piacere, anche se spesso fatte con le migliori intenzioni..ma mi dispiace, non funziona. Non funziona se non hai vissuto tutto questo, o se l'hai vissuto solo di passaggio..non funziona dire "posso immaginare" o "posso capire" quando col cavolo che puoi capire! I miei occhi, il mio cuore hanno visto e sentito cose che nessuno dovrebbe sperimentare, mai, men che meno una madre. In sostanza, quindi, non ho scritto perché non sono pronta a repliche, di nessun senso.
E poi non ho scritto perché non ne ho la forza, questo dolore che ho dentro non voglio che esca, farebbe troppo male e io devo ancora elaborarlo.
Ma alla fine quello che davvero importa è che lei è qui. Lei è la mia forza, il mio miracolo, tutto quello che conta.
Ogni giorno con lei, per quanto duro, è come Natale, Capodanno e il mio compleanno tutto insieme.
Quando sorride, è come se mille angeli stessero sorridendo.
Inizieremo da qui, di nuovo. La strada è ancora lunga ma la percorreremo insieme, mano nella mano.
Ti amo infinitamente, mia piccola Vittoria.

domenica 21 aprile 2013

The poetry corner


Oggi sul blog della mia amica Kla ho trovato una bellissima poesia di Dorothy Law Nolte, una poesia che si dice sia diventata il manifesto dell'educazione giapponese perché nel 2005 il principe Naruhito dichiarò di usarla per educare sua figlia.

Ve la ripropongo, e conto di farne anche il mio manifesto quando nascerà la mia ;)


I bambini imparano quello che vivono

Se i bambini vivono con le critiche,
imparano a condannare.
Se i bambini vivono con l’ostilità,
imparano a combattere.
Se i bambini vivono con la paura,
imparano ad essere apprensivii.
Se i bambini vivono con la pietà,
imparano a commiserarsi.
Se i bambini vivono con la gelosia,
imparano cosa sia l’invidia.
Se i bambini vivono con la vergogna,
imparano a sentirsi colpevoli.

Se i bambini vivono con la tolleranza,
imparano ad essere pazienti.
Se i bambini vivono con l’incoraggiamento,
imparano ad essere sicuri di se.
Se i bambini vivono con la lode,
imparano ad apprezzare.
Se i bambini vivono con l’approvazione,
imparano a piacersi.
Se i bambini vivono con l’accettazione,
imparano a trovare amore nel mondo.
Se i bambini vivono con il riconoscimento,
imparano ad avere un obiettivo.
Se i bambini vivono con la partecipazione,
imparano ad essere generosi.
Se i bambini vivono con l’onestà e la lealtà,
imparano cosa sia verità e giustizia.
Se i bambini vivono con la sicurezza,
imparano ad avere fede in se stessi ed in coloro che li circondano.
Se i bambini vivono con l’amichevolezza,
imparano che il mondo è un posto bello in cui vivere.
Se i bambini vivono con la serenità,
imparano ad avere tranquillità di spirito.


Dorothy Law Nolte

venerdì 5 aprile 2013

Pensando a te

 
 
 
 

Mi piacerebbe comprarti tutine e vestitini come fanno tutte le mamme in attesa, senza paura del domani.
E guardare la mia pancia crescere senza misurarla per vedere se qualcosa non va.
Vorrei godere di questo tempo speciale insieme senza ansie, perché sei luce dentro me e dai speranza.
Vorrei non farti sentire le ansie, le lacrime, il turbamento.
Vorrei..
Hold on, baby. Mama loves you.

mercoledì 6 marzo 2013

Shame on me!

Lo so, lo so..sono imperdonabile.

Vi rivelo una notizia di tale portata e poi scompaio. Ma vi assicuro che ho ottime scuse, di cui per ora preferisco non parlare.

Vorrei dirvi tante cose, scrivervi tutti i pensieri di questi mesi, raccogliere il vostro affetto come qualcuna già mi ha dimostrato per altre vie, ma non è ancora il momento.

Vi dico però che stiamo bene, e che c'è una bimba a bordo! ^^

Tornerò appena possibile, sperando di trovarvi ancora qui.

mercoledì 30 gennaio 2013

Pensieri

Oggi niente pensieri negativi. Non permettere a un cielo grigio di tenerti in ostaggio. Non ci sono ricordi che tu non possa affrontare. Un passo alla volta. Mantieni regolare il battito cardiaco e continua per la tua strada.

Da Il mambo degli orsi di Joe R. Lansdale

venerdì 4 gennaio 2013

Quando l'estate arriverà

Quando qui ho scritto che ero certa che sarebbero arrivate altre belle novità, un po' ho barato.
Perché lo sapevo, anche se non c'era niente di certo e consapevole già.
Perché quello stick fatto il giorno prima era negativo ma io sapevo che non era possibile.
A causa di quella strana debolezza, del sapore ferroso dell'insalata, dell'assenza del mio sintomo principale, ma non solo.
Il giorno dopo aver scritto quel post, mi sono svegliata con la canzone della Nannini in testa


Amor che bello darti al mondo
 
 
E così, anche se Mr Satoko era al lavoro, ho rifatto lo stick, uno di quelli da ovulazione che mi aveva mandato un'amica a cui era andata bene.
 
 
 

 
Dopo qualche ora di smarrimento sono andata a comprare un test vero (sbagliando il nome e dando al dottore la tessera per i film invece che quella della farmacia ^^), e quando Mr Satoko è tornato dal lavoro lo abbiamo fatto insieme, e il risultato è comparso quasi subito:


 
 
In quei giorni avevo scoperto il blog di Nina, in attesa dopo una fivet, più o meno delle mie stesse settimane, e avevo letto che aveva fatto la prima eco e aveva ribattezzato il suo piccolo embrione il minuscolo. Ed è stato subito Minuscolo anche per me.
Quando ho fatto le beta, il numerone alto mi aveva fatto venire subito un sospetto, e questo sospetto era aumentato alle seconde beta. E aveva avuto conferma alla prima eco. Vedo subito due cerchietti e dico: ma sono due!!! O_o
E la dottoressa mi dice che in realtà..erano due. Che è partita come gemellare ma che una sacca è vuota, il secondo embrione non si è formato.
In compenso Minuscolo è sano e forte, è "grande" 6 mm e ha un bel cuore che batte.
Tuttavia questa prima eco, invece di essere fonte di pura gioa getta una piccola ombra sulla nostra felicità.
Cominciano le paure, che fino ad allora non avevo avuto.
Cominciano anche le nausee che mi fanno star male quasi tutto il giorno ma questo fa parte del pacchetto, e non importa :)
Arriva il giorno della seconda eco. Io faccio parte di quella categoria di donne che le eco..ecco, ma anche no. Perché ho il terrore di sapere cosa si vede.
La dott.ssa mi sgrida perché alzo continuamente la testa ma io ho un bisogno disperato di sapere. Mi tranquillizzo solo quando mi dice che dopo mi avrebbe fatto guardare (penso che allora c'è qualcuno da guardare).
Ed ecco la seconda sorpresa della gravidanza, finora. C'è anche il secondo embrione. Ma mentre Minuscolo è cresciuto, misura 17 mm e il battito si vede meglio (stavolta sì che mi sono emozionata), Miniminuscolo è più piccolo, e senza battito. La dottoressa non gli dà speranze, dice che non andrà avanti, che si riassorbirà.
Io non lo so. Il mio cuore spera che questo bimbo sia solo pigro, che abbia un po' preso dalla mamma. Ma nel contempo non voglio sperarci, perché sarebbe troppo dura, anche se non posso fare a meno di riguardare quell'eco, quelle due virgolette che si fanno compagnia, una più grande e una più piccola.
Sarebbero, dice la gine, due gemelli identici e dello stesso sesso perché sono nella stessa camera gestazionale. Ho scoperto che quando capità così, è una casualità, niente di genetico..è solo l'ovulo che si è sdoppiato. Una casualità, e tante domande - senza risposte - che seguono.
Potrei dire che sono, che siamo felicissimi, ed è assolutamente vero. Perché per questo sogno è stato necessario più di un anno di attesa (no, non faccio parte della categoria oh-sono-incinta-non-so-proprio-quando-sia-successo-non-lo-cercavamo-neanche. E diffidate di tutte quelle che dicono che ci sono riuscite al primo colpo. Certo, può capitare..ma la mia esperienza, anche leggendo il mio forum preferito, è che i tempi si stanno allungano sempre più anche senza che ci siano problemi. Non è un caso che l'OMS abbia alzato a 2 anni i tempi di attesa necessari per avere un figlio. Noi ci abbiamo messo "solo" 13 mesi, e penso che dopotutto possiamo ancora rientrare nella categoria di chi non ha dovuto attendere molto). Però da quella prima eco, ho addosso un'ansia che prima non avevo. O meglio, non avevo in questa misura. Continuo a chiedermi se lì dentro va tutto bene, quanti figli avrò e se anche la prossima eco non mi riserverà qualche sorpresa. Ho le paure che hanno tutte le donne incinte (saprò crescerlo/i?), quelle che hanno tutte quelle che hanno aspettato tanto (come andrà), e questa paura aggiuntiva, e non riesco a fermarla.
Un'amica in attesa mi ha detto che è da ora che dobbiamo iniziare a fare quello che faremo per tutta la vita, fidarci dei nostri figli.
E allora penso alla canzone della Nannini, che sento così mia, forse perché il mio miracolo, che sia fatto di uno o due Minuscoli, arriverà, se tutto andrà bene, in estate.

La metto qui, così magari quando ho paura vengo a rileggermela.

Ogni tanto, di Gianna Nannini

Ogni tanto mi sorprendo
un po' t'invento un po' ti dai
Ogni tanto perdo il filo forse non ci sei
non hai nome chi ti crede fiore di ninfea
Duri un attimo
Ogni tanto fai spavento
prendi tutto e non ti fermo
Amor che nulla hai dato al mondo
Quando il tuo sguardo arriverà
Sarà il dolore di un crescendo
Sarà come vedersi dentro

Quando quest'alba esploderà
Sarà la fine di ogni stella
Sarà come cadere a terra

Ogni tanto mi sospendo foglie al vento vengo da te
Sei celeste melodia, tutto cambierai, per un attimo

Amor che nulla hai dato al mondo
Quando l'estate arriverà
Sarà il dolore di un crescendo
Sarà come riaverti dentro

Ogni tanto penso a te
Sposti tutti i miei confini


Amor che bello darti al mondo

Amor che bello darsi al mondo
Quando quest'alba esploderà
Vivrò nel fuoco di una stella
per lasciare con te la terra.