Ore 18.45: Miss (ancora per qualche mese) Satoko si accinge a spegnere il pc dopo una giornata di quelle che le capitano ultimamente, e cioè nervosa - a dir poco - ...quand'ecco che le arriva una mail. Per un lavoro di traduzione. Consegna fissata per domani alle 14. Mmmm. Sono quasi le 19. Consegna alle 14..significa che dovrò fare di nuovo le ore piccole (sono reduce da una notte insonne) e alzarmi domani alle 6...mmm, e per quanto? 15 euro netti? mmmmm.
Satoko chiude la posta elettronica senza rispondere.
Perchè vedete, io non so dire di no. Soprattutto quando si tratta di lavorare, e quando stai ancora imparando il lavoro che hai sognato di fare per tutta la vita. E soprattutto, non posso permettermelo.
Ma a tutto c'è un limite. Noi siamo la generazione dei 3 niente, diceva Michael Douglas in "Wall Street 2": niente lavoro, niente reddito e niente risorse.
Siamo costretti ad essere precari, flessibili, mobili, poco pretenziosi, molto qualificati, o anche poco qualificati a seconda di quel che ci viene richiesto. Siamo costretti ad ingoiare anni di stage, internship, master, dottorati, corsi di specializzazione e perfezionamento, e tirocini...per arrivare a 15 FOTTUTI euro netti per una traduzione! Una traduzione che mi è costata anni di fatica, lacrime, sudore, e che mi aggrava di un costo mensile fisso per un tool di lavoro..che tra l'altro non funziona!
E allora, sapete qual'è la novità? Voglio provare a imparare a dire no!